Italia
Democrazia conflittuale e questione del potere
50 anni fa Contro le nuove proposte di «cittadinanza disciplinare», lo «Statuto» va riletto come un tentativo di organizzare i soggetti sociali investiti dalla crisi
Operai di Mirafiori in corteo, 1969
50 anni fa Contro le nuove proposte di «cittadinanza disciplinare», lo «Statuto» va riletto come un tentativo di organizzare i soggetti sociali investiti dalla crisi
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 20 maggio 2020
In tempi in cui la crisi manifesta del modello liberale in termini sanitari, economico-sociali e giuridici ha determinato l’emergere di archetipi di «democrazia disciplinare», di pratiche istituzionali securitarie e di verticalizzazione del meccanismo decisionale, rileggere dopo mezzo secolo le vicende della più grande mobilitazione operaia della storia della Repubblica, l’«autunno caldo» del 1969, e del suo correlato approdo legislativo, lo Statuto dei lavoratori divenuto legge il 20 maggio 1970, ripropone oggi una riflessione audace sulla questione del potere; sulla urgenza di una sua misura estensiva ed orizzontale; sulla necessità di sostituire una «democrazia sussidiata», che trasforma la cittadinanza in dipendenza...