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Destabilizzazione, un’arte americana

Destabilizzazione, un’arte americanaIl presidente Usa Trump – LaPresse

Guerre e fake news Per mascherare 40 anni di fallimenti, gli Stati uniti ripropongono metodi da guerra fredda per minare la Russia, esigenza condivisa dal mondo occidentale, e per contrastare l’espansionismo sovietico in Asia e in Africa

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 30 marzo 2018
Siamo entrati in una nuova fase dell’età delle destabilizzazione. Non bastava la bufala delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein nel 2003, non erano sufficienti i disastri delle primavere arabe con la guerra per procura contro l’Iran in Siria e il bombardamento di Gheddafi in Libia: bisognava fare un salto di qualità mettendo alle strette la Russia che ha vinto la guerra in Ucraina con l’annessione e della Crimea nel 2014 ed è diventata dal settembre 2015 il player decisivo a Damasco. Ci voleva una nuova guerra fredda perché gli Stati Uniti e la Nato sono usciti strategicamente...

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