Internazionale
Detenuti mapuche, stop al «sacrificio»
CILE Convinti da famigiari e avvocati, dopo 123 giorni di sciopero della fame, per l'intransigenza del governo Piñera
CILE Convinti da famigiari e avvocati, dopo 123 giorni di sciopero della fame, per l'intransigenza del governo Piñera
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 5 settembre 2020
Il governo Piñera può sentirsi soddisfatto. La sua intransigenza ha pagato. Gli otto prigionieri politici mapuche del carcere di Angol, ormai allo stremo, hanno interrotto giovedì lo sciopero della fame che portavano avanti da 123 giorni, il più lungo della storia del loro popolo. A CONVINCERLI sono stati i familiari e gli avvocati, preoccupati per il loro stato di salute, sempre più critico dopo la rinuncia anche ad assumere liquidi. «Abbiamo chiesto ai compagni di porre fine a questo sacrificio», ha spiegato il portavoce Rodrigo Curipán, denunciando la mancanza di disponibilità del governo a negoziare, ma rifiutandosi di parlare di...