Italia
Dieci superstiti recuperati dalle macerie dell’hotel Rigopiano
I soccorsi Tra urla di gioia emerge la testa di una mamma: «Nella stanza accanto c’è mia figlia, salvatela». Si erano chiusi in cucina, riuscendo ad accendere anche un fuoco. Tra questi anche 4 bambini. I soccorritori sentono altre voci nell’albergo, forse 5 persone
I soccorsi al Rigopiano – Vigili del Fuoco via LaPresse
I soccorsi Tra urla di gioia emerge la testa di una mamma: «Nella stanza accanto c’è mia figlia, salvatela». Si erano chiusi in cucina, riuscendo ad accendere anche un fuoco. Tra questi anche 4 bambini. I soccorritori sentono altre voci nell’albergo, forse 5 persone
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 21 gennaio 2017
Serena GiannicoPESCARA
All’improvviso dalle pendici del Gran Sasso si alza un sussulto che scuote lo Stivale. Sono circa le 11.30. «Sono vivi, stiamo operando per tirarli fuori, ma sono vivi». È la prima comunicazione radio, tra vigili del fuoco, con cui viene annunciato che tra le macerie dell’Hotel Rigopiano a Farindola, in provincia di Pescara, ci sono sopravvissuti. «Servono coperte ed elicotteri per portarli via, perché comunque non sono in perfette condizioni». Poi i numeri, come sempre accade in queste circostanze, si rincorrono, si contraddicono, si accavallano: sono in sei, no otto, di più, no sei, ora dieci, e tra loro 4...