Internazionale
«Dio è con Trump», così i fondamentalisti diventano uno Stato
Elettorale americana Si avvicina il supermartedì elettorale e la destra religiosa spinge l’ex presidente oltre l’asticella di Reagan, verso il "dominionism". Dalle preghiere allo Studio ovale all’imposizione delle mani fino a quello sparo: ecco il candidato messianico
Un poster sul tentato omicidio di Trump esposto a Uniondale, New York – Getty Images/Andrew Lichtenstein
Elettorale americana Si avvicina il supermartedì elettorale e la destra religiosa spinge l’ex presidente oltre l’asticella di Reagan, verso il "dominionism". Dalle preghiere allo Studio ovale all’imposizione delle mani fino a quello sparo: ecco il candidato messianico
Pubblicato 22 giorni faEdizione del 2 novembre 2024
Luca CeladaLOS ANGELES
È un dato acquisito e spesso ripetuto che hanno maggiore possibilità di diventare presidente degli Stati uniti un musulmano o un socialista che un ateo. Nella nazione, la cui costituzione peraltro richiederebbe una rigida divisione fra stato e chiesa, la religiosità è un requisito imprescindibile, che si è andato accentuando nel ventesimo secolo (la dicitura «in God we trust» è stata apposta sulla valuta nel 1958) La presenza a messa, i consiglieri spirituali e la professione di fede è parte performativa della carica, e tanto più per i candidati. Non fanno eccezione Kamala Harris e Donald Trump, ma per quest’ultimo...