Internazionale
Dio, vodka e amarezza. Il Donbass che ha perso tutto
La guerra in Ucraina Le storie di Svetlana e degli anziani che ancora abitano queste regioni martoriate. La vita dei civili dopo 31 mesi di bombe. Vige il proibizionismo e dilaga l’alcolismo. «Ci hanno venduto, prima avevamo carbone, terra, risorse… Ora non ci resta più niente»
foto di Vincenzo Circosta – foto di Vincenzo Circosta
La guerra in Ucraina Le storie di Svetlana e degli anziani che ancora abitano queste regioni martoriate. La vita dei civili dopo 31 mesi di bombe. Vige il proibizionismo e dilaga l’alcolismo. «Ci hanno venduto, prima avevamo carbone, terra, risorse… Ora non ci resta più niente»
Pubblicato 2 mesi faEdizione del 18 settembre 2024
Sabato AngieriINVIATO A POKROVSK
«Senza vodka non resisteremmo un giorno intero» dice Svetlana dopo essersi scusata per il suo alito pesante. Una donna accanto a lei ride e si allontana, altri due anziani restano in disparte e la lasciano raccontare. È MATTINA A POKROVSK, in una via sterrata della periferia a nord della città diventata l’obiettivo principale dei russi in questa fase della guerra ci sono solo case a un piano con l’intonaco cadente e i tetti rattoppati con i teli cerati. Sono le tipiche case delle aree semi-urbane e rurali del Donbass, tutte uguali, con un pezzetto di giardino, un capanno per gli...