Lavoro
Diritti pochi e non per tutti: il Jobs Act per le partite Iva
Quinto stato Passi avanti verso l’equità per i freelance, molto resta da fare sui liberi professionisti e il resto del lavoro autonomo. L'analisi e le critiche delle associazioni, sindacati e movimenti a un testo in cui manca una visione universale del lavoro indipendente
Freelance – Coalizione 27 febbraio (blog)
Quinto stato Passi avanti verso l’equità per i freelance, molto resta da fare sui liberi professionisti e il resto del lavoro autonomo. L'analisi e le critiche delle associazioni, sindacati e movimenti a un testo in cui manca una visione universale del lavoro indipendente
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 4 febbraio 2016
Piccoli passi in avanti e molta strada da fare. A poco meno di una settimana dall’approvazione del Consiglio dei ministri del Disegno di legge «Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale», associazioni movimenti e sindacato del lavoro autonomo e freelance (e dipendente) iniziano a discutere la proposta governativa nel merito. E per il «sottosegretario alle partite Iva» Tommaso Nannicini, che ha ricevuto la delega da Renzi sul «Jobs Act del lavoro autonomo», l’orizzonte si presenta con molti chiaroscuri, numerose critiche e qualche opposizione. Alla base circola una certa soddisfazione per quella che è stata definita una «vittoria» dei...