Internazionale
Discorso agli stati più disuniti: il lascito avvelenato di Obama
Stati Uniti L’addio tra galateo della transizione e monito sull’era cupa in cui stanno entrando gli Usa. Il rito del «farewell address». Barack delinea il futuro del partito dopo la catastrofe Clinton. Governo Trump più reazionario che mai col «genero» Kushner e Session alla giustizia
Il presidente uscente Usa Obama – LaPresse
Stati Uniti L’addio tra galateo della transizione e monito sull’era cupa in cui stanno entrando gli Usa. Il rito del «farewell address». Barack delinea il futuro del partito dopo la catastrofe Clinton. Governo Trump più reazionario che mai col «genero» Kushner e Session alla giustizia
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 11 gennaio 2017
Luca CeladaLOS ANGELES
Col conto alla rovescia per la transizione ormai agli sgoccioli, Barack Obama è andato davanti alle telecamere per l’ultimo discorso alla nazione. L’America ha un rapporto intenso coi propri presidenti – e con la sacralità dell’incarico che prevede la transustanziazione dei leader in figure «storiche». Il farewell address è quindi un rito imprescindibile che sotto le spoglie di facilitare il trasferimento del potere dovrebbe, deve servire a definire la legacy, il lascito politico di chi lo pronuncia. Quello di Obama è stato indirizzato agli stati più disuniti forse dai tempi della guerra civile, un paese come non mai in deriva identitaria, sulla soglia di una inedita...