Cultura
Distopici ecosistemi illuminano Berlino
ELVIA WILK Parla la scrittrice statunitense oggi al Festivaletteratura con «Oval» (Zona 42). Nel libro un ambiguo esperimento a emissioni zero deve diventare di esempio per l’intero pianeta. «Cosa è naturale e cosa è artificiale? Una finta montagna incarna questo paradosso così pervasivo».
Elvia Wilk, foto di Nina Subin
ELVIA WILK Parla la scrittrice statunitense oggi al Festivaletteratura con «Oval» (Zona 42). Nel libro un ambiguo esperimento a emissioni zero deve diventare di esempio per l’intero pianeta. «Cosa è naturale e cosa è artificiale? Una finta montagna incarna questo paradosso così pervasivo».
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 12 settembre 2020
Berlino è un agglomerato di immaginazione urbana nel cui sfondo balugina la Berg, esperimento ecosostenibile a cui adattarsi. Per il bene dell’umanità e per un avvenire verde di cui si faranno carico gli e le abitanti. L’intersezione che emerge dal brillante esordio letterario di Elvia Wilk, Oval (edito da Zona 42, pp. 352, euro 16,90, traduzione di Chiara Reali) è tra alcune categorie del tempo presente: in particolare lo sfascio climatico e quello urbano e ciò che provoca la richiesta capitalistica di porvi rimedio. Ne abbiamo parlato con la scrittrice statunitense oggi ospite al Festivaletteratura di Mantova. Da dove nasce...