Visioni

Dobbiamo bruciare Cechov? L’Ucraina risponde sul palco

Dobbiamo bruciare Cechov? L’Ucraina risponde sul palco«Non tre sorelle» – foto di L. Del Pia

A teatro «Non tre sorelle» di Enrico Baraldi racconta l'impossibilità di portare in scena il celebre testo cechoviano per tre giovani attrici che hanno vissuto a Kiev lo scoppio della guerra

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 dicembre 2022
Cechov no, perché è un autore russo. Cechov sì, perché è il più grande autore russo. Cechov no, perché è noioso e parlano troppo. Cechov sì, perché non l’ho mai fatto e vorrei provarci almeno una volta. Cechov no, perché ora non posso dire la battuta «Voglio andare a Mosca». Siamo circa alla metà di Non tre sorelle, lo spettacolo di Enrico Baraldi «liberamente non ispirato a un’opera di Anton Cechov», e il suo nucleo caldo esplode sulla scena del Fabbrichino, a Prato, felicemente disturbante (lo produce il Teatro Metastasio). Armata di una mazza, sulle note di Georgia in my...

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