Alias Domenica
Don DeLillo, l’aura del qui e ora
Scrittori statunitensi Fra adesioni al realismo e sue continue violazioni, lo scrittore americano nutre di «significati abbandonati» la sua tensione visionaria: «Rumore bianco», dell’85, ritradotto da Einaudi
Joel Meyerowitz, «Red interior, Provincetown, Massachusetts, 1977»
Scrittori statunitensi Fra adesioni al realismo e sue continue violazioni, lo scrittore americano nutre di «significati abbandonati» la sua tensione visionaria: «Rumore bianco», dell’85, ritradotto da Einaudi
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 15 gennaio 2023
Troppo vicino a noi per essere letto con la consapevolezza degli studi critici che gli sono precipitati addosso, ma già abbastanza lontano e celebrato da non consentire più di avvicinarvisi con uno sguardo vergine, Rumore bianco, pubblicato da Don DeLillo nel 1985 e uscito in una prima traduzione italiana da Pironti nel 1987, è a pieno titolo, oggi, iscrivibile al filone postmoderno al quale venne da subito accostato, suscitando la ribellione dell’autore e di coloro che sentivano andargli stretta quella catalogazione. Essa implicava, invece, il riconoscimento di un certo carattere epifanico del romanzo, e si giustificava vuoi perché tutto vi...