Don Winslow e il noir implacabile dello Studio Ovale
Sul confine tra Messico e Stati Uniti
Cultura

Don Winslow e il noir implacabile dello Studio Ovale

Miti letterari Il terzo e conclusivo volume della saga: «Il confine», per Einaudi. John Dennison/Donald Trump non è il primo che, con una mano, aiuta o si avvale dei trafficanti mentre con l’altra costruisce muri o chiude porti

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 luglio 2019
«Qual è la guerra più lunga combattuta dall’America?», chiede Art Keller, già agente della Dea ora promosso a direttore della potente agenzia, a metà del libro che conclude la Trilogia del Cartello di Don Winslow, Il confine (Stile libero Einaudi, pp. 922, euro 22, traduzione Alfredo Colitto). La risposta non è il Vietnam e non è l’Afghanistan: è la guerra alla droga. Prosegue da ormai mezzo secolo. È una guerra persa per tutti tranne che per chi ci si arricchisce da una parte e dall’altra del confine, e non si allude solo ai narcos ma anche a chi, riciclando i...

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