Politica

Dopo la Waterloo la destra corre verso l’abisso

Dopo la Waterloo la destra corre verso l’abissoMatteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani – Lapresse

Salvini difende i candidati fallimentari, Meloni invece esulta: «La partita a Roma è aperta. Siamo il primo partito della Capitale, un centrodestra a trazione FdI è molto competitivo»

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 5 ottobre 2021
Salvini, parola sua, «ci mette la faccia». Fresco di mazzata pesantissima è il primo a presentarsi di fronte alle telecamere. Un passaggio al volo sull’affluenza a picco, che impone a tutti autocritica secca. Poi l’ammissione, concisa, apparentemente onesta: «Abbiamo perso per demeriti nostri». Negarlo sarebbe impossibile. Non è Caporetto: è Waterloo: per tutta la destra e per la Lega in particolare. Una sconfitta costruita mattone per mattone con le proprie mani, con un dilettantismo politico sbalorditivo. A Milano il candidato della destra, Bernardo, non arriva al ballottaggio e la Lega si attesta intorno al 11% nel voto di lista: meglio...

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