Italia

Dopo sette anni di carcere chiede la revisione del processo

Alaji Diouf con il suo avvocato e l’amico Bakari foto Federica RossiA sinistra Diouf Alaji, al centro l'avvocato Francesco Romeo – Federica Rossi

Quando nell’autunno 2015 Diouf Alaji è arrivato nel porto di Taranto, dopo un soccorso multiplo operato da assetti italiani, credeva di essere finalmente al sicuro. Invece è finito in carcere, […]

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 23 gennaio 2024
Quando nell’autunno 2015 Diouf Alaji è arrivato nel porto di Taranto, dopo un soccorso multiplo operato da assetti italiani, credeva di essere finalmente al sicuro. Invece è finito in carcere, accusato di essere lo scafista di un gommone su cui viaggiavano oltre 100 persone di cui 8 erano morte per soffocamento. Il processo si è svolto con rito abbreviato e difensore d’ufficio. In primo grado la condanna a 12 anni, in secondo a 8. Alaji è rimasto in carcere dall’ottobre 2015 all’aprile 2022. Non parlava italiano e ha denunciato di non aver compreso le accuse mosse contro di lui. Adesso,...

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