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Doppio ricatto sui diritti umani, il silenzio e la complicità dell’Ue
Crisi migratoria Da condannare sia l’uso strumentale dei migranti da parte bielorussa, sia il violento il respingimento polacco vietato dalle leggi internazionali e dalle Direttive europee
Grodno, sul confine tra Bielorussia e Polonia – Ap
Crisi migratoria Da condannare sia l’uso strumentale dei migranti da parte bielorussa, sia il violento il respingimento polacco vietato dalle leggi internazionali e dalle Direttive europee
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 18 novembre 2021
Al confine tra Bielorussia e Polonia si confrontano due comportamenti illegali. Da un lato un dittatore che usa migliaia di persone per ottenere un obiettivo favorevole al suo regime: l’azzeramento delle sanzioni; dall’altro il governo polacco, sostenuto dall’Unione europea, che cancella il diritto d’asilo e i diritti umani, in nome della difesa della frontiera.L’attacco all’Europa arriva niente di meno che da poche migliaia di profughi, non armati né pericolosi, ma bisognosi di protezione. Uomini, donne, bambini e bambine, provenienti in gran parte da quell’Afghanistan, la cui sorte disastrosa ci ha tanto commossi ad agosto, e dalla Siria, dove una tregua...