Italia
Dove c’era prigione ora c’è libertà
Napoli Occupazione e restituzione (al rione Mater Dei) di un ex manicomio criminale. Due anni dopo, la sana esperienza di «Je so’ pazzo» ha trasformato uno strumento prediletto del fascismo in casa del popolo: un luogo di ascolto e di azione contro il disagio psichico e sociale
L’«ex Opg Je so’ pazzo» nel rione Mater Dei, a Napoli
Napoli Occupazione e restituzione (al rione Mater Dei) di un ex manicomio criminale. Due anni dopo, la sana esperienza di «Je so’ pazzo» ha trasformato uno strumento prediletto del fascismo in casa del popolo: un luogo di ascolto e di azione contro il disagio psichico e sociale
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 24 marzo 2017
Emanuele IaculoNAPOLI
Si nota subito, anche se non chiedi informazioni. Una volta uscito dalla metropolitana, in fondo a via Imbriani, la vedi: un’imponente struttura che si erge nel centro di uno dei più antichi e popolari quartieri di Napoli, il rione Materdei. Le mura esterne ormai annerite dal tempo sono percorse da immensi e colorati murali che non riescono a cancellarne l’inquietante aspetto. Dall’esterno non c’è niente che possa richiamare alla memoria quello che era un antichissimo monastero. Le grate di ferro arrugginito alle finestre, le squallide lamiere incastrate fra loro a formare torrette di sorveglianza e i fili elettrici penzolanti restituiscono...