Politica
Draghi: «La Russia non è più Golia. Ora un tavolo»
Con un pugno di mosche Draghi negli Usa indica le mutate condizioni che possono portare a un negoziato tra tutti. Ma senza imporre soluzioni all’Ucraina
Il premier Mario Draghi – Ap
Con un pugno di mosche Draghi negli Usa indica le mutate condizioni che possono portare a un negoziato tra tutti. Ma senza imporre soluzioni all’Ucraina
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 12 maggio 2022
La guerra degli Stati uniti, che «restano indispensabili», e quella dell’Unione europea sono state sin qui la stessa cosa. Lo sono ancora ma potrebbero non esserlo più in un futuro prossimo. Mario Draghi, nella conferenza stampa da Washington, lo fa capire, a tratti quasi lo dice chiaramente pur con toni fraterni. «La Ue è l’alleata degli Usa», ribadisce il premier italiano. Però sul terreno di guerra «le cose stanno cambiando» e un qualche rischio di «divaricazione» c’è. Divaricata, per esempio, è di certo la posizione sulla proposta americana di disertare il G20 se ci sarà la Russia. Il premier italiano...