Europa
Dresda, blitz per estradare a Budapest l’antifa queer
Il caso Stesse accuse di Salis. Lo stop della Corte costituzionale tedesca arrivato con un’ora di ritardo. «Questa estradizione è un regalo del governo al regime di Orbán in cambio della presidenza del Consiglio europeo?», chiede Martin Schirdewan, die Linke
Antifascisti a Königstein im Taunus, in Germania, durante una manifestazione del febbraio 2023 – Boris Roessler/AP Images
Il caso Stesse accuse di Salis. Lo stop della Corte costituzionale tedesca arrivato con un’ora di ritardo. «Questa estradizione è un regalo del governo al regime di Orbán in cambio della presidenza del Consiglio europeo?», chiede Martin Schirdewan, die Linke
Pubblicato 5 mesi faEdizione del 29 giugno 2024
È stata un’operazione di polizia degna dei tempi più bui quella per estradare Maja T., 23 anni, dalla Germania all’Ungheria, dove rischia 24 anni di carcere per accuse relative alle stesse indagini che hanno colpito l’eurodeputata Ilaria Salis. La Corte d’appello ha dichiarato ammissibile la richiesta di mandato d’arresto europeo giovedì alle 17.26. Troppo tardi perché l’avvocato dell’antifascista, Sven Richwin, potesse impugnare la decisione davanti alla Corte costituzionale federale nella stessa giornata. Mentre preparava il ricorso, però, le cose sono rapidamente precipitate. NEL CUORE DELLA NOTTE la polizia tedesca ha prelevato Maja dal carcere di Dresda, dove si trovava in...