Internazionale
Droni su chi aiuta, Israele uccide 7 operatori umanitari
Striscia di sangue Un Hermes 450 ha aperto il fuoco per tre volte contro le auto della World Central Kitchen che garantisce pasti caldi a Gaza. Per Netanyahu è stato solo un incidente. Sono 200 i membri di Ong e agenzie umanitarie uccisi. 174 lavoravano per l’Onu, cinque per Msf
Deir al-Balah, i passaporti sporchi di sangue di tre degli operatori uccisi (uno britannico, uno polacco, uno australiano) nell’attacco israeliano – Abdel Kareem Hana /Ap
Striscia di sangue Un Hermes 450 ha aperto il fuoco per tre volte contro le auto della World Central Kitchen che garantisce pasti caldi a Gaza. Per Netanyahu è stato solo un incidente. Sono 200 i membri di Ong e agenzie umanitarie uccisi. 174 lavoravano per l’Onu, cinque per Msf
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 3 aprile 2024
Michele GiorgioGERUSALEMME
L’australiana Lalzawmi Frankcom, detta Zomi, era la più vitale ed entusiasta degli operatori della Ong World Centrale Kitchen (Wck) a Gaza. Aveva aiutato popolazioni in difficoltà in tutto il mondo e non nascondeva la passione per i video che postava regolarmente in rete. Meri Calvelli, storica cooperante italiana a Gaza per conto dell’Acs, l’aveva incontrata un paio di settimane fa al Cairo. «Abbiamo scambiato qualche parola nell’ufficio egiziano della Wck, sul lavoro da fare a Gaza e la possibilità di realizzare qualche progetto insieme per aiutare a sfamare la popolazione di Gaza. Mi è sembrata una ragazza molto motivata», ci...