Internazionale

Due anni dopo, ancora rabbia e sete di verità per Mario Paciolla

Due anni dopo, ancora rabbia e sete di verità per Mario PaciollaBogotà, novembre 2020. Ex ribelli e attivisti in marcia per chiedere l'implementazione degli accordi di pace – Ap

Colombia-Italia Il 15 luglio 2020 veniva ritrovato il corpo del funzionario Onu impegnato nel controllo dell’applicazione degli accordi con le Farc. Ferma l’inchiesta, vane le denunce giornalistiche. Ma i genitori insistono: «Chi sa parli»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 15 luglio 2022
Due anni fa, il 15 luglio 2020, il funzionario italiano delle Nazioni unite Mario Paciolla veniva trovato senza vita a San Vicente del Caguán, Colombia. Cinque giorni prima della sua morte aveva avuto un litigio con alcuni colleghi della Missione Onu di cui faceva parte. Era l’ultima di molte tensioni. In seguito a quella riunione, aveva deciso di tornare in Italia prima della scadenza del contratto. Il 15 luglio aveva in programma di recarsi a Bogotá. Da lì, pochi giorni dopo, avrebbe preso il volo per l’Italia. Tuttavia, i colleghi della Missione incaricati di portarlo a Bogotà lo hanno trovato...

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