Internazionale
Due giornalisti curdi condannati a sei anni di carcere: «Spie»
Kurdistan iracheno Arrestati con tre attivisti per aver raccontato le proteste di agosto, sono accusati di aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato e di aver passato informazioni segrete all'estero. Contro di loro anche il premier Barzani, simbolo del clientelismo che da decenni governa la regione
Sherwan Sherwani
Kurdistan iracheno Arrestati con tre attivisti per aver raccontato le proteste di agosto, sono accusati di aver messo in pericolo la sicurezza dello Stato e di aver passato informazioni segrete all'estero. Contro di loro anche il premier Barzani, simbolo del clientelismo che da decenni governa la regione
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 21 febbraio 2021
Che il Kurdistan iracheno non sia un’oasi di libertà d’espressione è fatto appurato e l’anno appena trascorso lo ha ribadito: nei mesi della crisi sanitaria ma soprattutto delle proteste popolari che hanno attraversato mezzo Iraq, la regione autonoma curda non è stata esente dalla mobilitazione e, di conseguenza, da una copertura mediatica che le autorità hanno provato con diversi mezzi ad annacquare. AGENZIE di informazione chiuse e perquisite e giornalisti arrestati sono stati giustificati con il rispetto della legge. Come la n. 2 del 2010 che introduce il crimine mediatico di «incoraggiamento del disturbo pubblico e danneggiamento dell’armonia sociale», o...