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È decisiva la scesa in piazza della pace, la «seconda potenza mondiale»

È decisiva la scesa in piazza della pace, la «seconda potenza mondiale»Kiev ieri dopo un bombardamento russo – Ap/Pavel Nemecek

Crisi ucraina La speranza di una soluzione negoziata del conflitto è in balia dei bombardamenti che non evitano i civili, del rilancio delle minacce fino a quella di uno scontro nucleare. La trattativa è necessaria, come dimostrano i colloqui ucraino-russi sul cessate il fuoco, e va sostenuta da una autorevole mediazione internazionale e dal ruolo delle Nazioni unite

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 5 marzo 2022
Gli incontri tra le delegazioni russa e ucraina si succedono mentre sul campo le armi non tacciono. La precondizione di un vero “cessate il fuoco” non è stata ancora raggiunta. La speranza di una soluzione negoziata del conflitto è indubbiamente flebile, appesa a un filo, continuamente in balia dei bombardamenti, della scia di sangue che non evita i civili, del rilancio delle minacce fino a quella di uno scontro nucleare, mentre le centrali a fissione, quelle ridotte a un deposito di scorie (Chernobil), come quelle in attività (Zaporizhzhia) diventano un obiettivo militare potenzialmente capace di innescare distruzioni umane e ambientali...

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