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E ora il voto Usa potrebbe finire come nel 2000
Verso le presidenziali Con la nomina della giudice Amy Coney Barrett alla Corte suprema Trump avrà un'amica in più per arbitrare le mille controversie sui risultati che si apriranno dopo il 3 novembre
La giudice Amy Coney Barrett applaude l'annuncio di Trump – Ap
Verso le presidenziali Con la nomina della giudice Amy Coney Barrett alla Corte suprema Trump avrà un'amica in più per arbitrare le mille controversie sui risultati che si apriranno dopo il 3 novembre
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 27 settembre 2020
Quarantotto anni, occhi azzurri, sette figli, cattolica, allieva del giudice Antonin Scalia, ferocemente contraria all’aborto: questo è il ritratto di Amy Coney Barrett, la prescelta di Trump per sostituire Ruth Bader Ginsburg alla Corte suprema. Mancano pochi giorni alle elezioni (in alcuni stati si inizierà a votare per posta già la prossima settimana) e i repubblicani vogliono assolutamente avere un giudice amico in più per arbitrare le mille controversie sui risultati che si apriranno dopo il 3 novembre. La strategia è semplice: contestare ogni voto arrivato per posta e affidare le decisioni finali ai tribunali, fino alla Corte suprema. Una...