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Cospito, è urgente un provvedimento del ministro
Caso Cospito Cospito non minaccia nessuno ma mette in gioco la propria vita con un lungo suicidio. Lo Stato (e, per esso, il Governo) lo ha in custodia ma anche in cura e deve decidere se - ferma la custodia - deve farlo vivere o morire
Alfredo Cospito in una foto del 2013 – foto Ansa
Caso Cospito Cospito non minaccia nessuno ma mette in gioco la propria vita con un lungo suicidio. Lo Stato (e, per esso, il Governo) lo ha in custodia ma anche in cura e deve decidere se - ferma la custodia - deve farlo vivere o morire
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 31 gennaio 2023
Il copione è noto e sperimentato: l’aggravarsi delle condizioni di salute di Alfredo Cospito sollecita un intervento per salvarne la vita (revoca, quantomeno interlocutoria, del regime di 41 bis); intervengono in parallelo manifestazioni di anarchici caratterizzate da scontri con la polizia e attentati di matrice analoga (così, almeno presentati); il Governo e la maggioranza parlamentare fanno quadrato affermando che lo Stato non può cedere al ricatto e cercando così di chiudere con una pietra tombale (nel senso letterale del termine) la vicenda. La sequenza degli argomenti è suggestiva ma del tutto infondata. Primo. I protagonisti della vicenda sono un anarchico...