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Ecco perché quello contro le Ong era solo un teorema

Ecco perché quello contro le Ong era solo un teorema

L'arma del relitto Il 19 aprile il gup Samuele Corso aveva dichiarato il non luogo a procedere per tutti gli imputati. Le motivazioni pubblicate ieri fanno a pezzi l'impianto accusatorio della procura, sostenuto da un'informativa di polizia giudiziaria di Viminale e guardia costiera. Dentro, dice la sentenza, c'erano «considerazioni fondate su basi meramente ipotetiche e sospetti investigativi dai quali vengono tratte conclusioni presentate come altamente probabili o addirittura certe»

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 22 maggio 2024
«Gli eventi si sono svolti secondo modalità diverse rispetto a quelle descritte dall’agente sottocopertura». «È evidente che la successione degli eventi descritta nell’annotazione dell’agente sottocopertura Bracco Luca del 7.7.2017 è del tutto incompatibile con lo scenario attestato dalle immagini». E ancora: «Sulla base di tale ricostruzione deve escludersi non solo l’incontro iniziale, descritto nell’annotazione dell’agente sottocopertura Bracco Luca, ma anche la contestata consegna concordata dei migranti da parte dei trafficanti al personale della nave Iuventa». Sono alcuni stralci delle motivazioni che hanno portato il giudice per l’udienza preliminare di Trapani Samuele Corso a prosciogliere gli imputati del maxi-processo alle ong...

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