Internazionale
Ecuador, l’erede di Correa contro l’erede delle banane
America latina Presidenziali tra la delfina dell’ex presidente e il rampollo della dinastia imprenditoriale. Centomila soldati e poliziotti ai seggi di un paese pacifico che i narcos hanno reso molto violento
Soldati con il viso coperto sorvegliano le schede elettorali per le presidenziali a Duran, in Ecuador – Ap /Martin Mejia
America latina Presidenziali tra la delfina dell’ex presidente e il rampollo della dinastia imprenditoriale. Centomila soldati e poliziotti ai seggi di un paese pacifico che i narcos hanno reso molto violento
Pubblicato circa un anno faEdizione del 15 ottobre 2023
Michele BertelliQUITO
Oggi più di tredici milioni di ecuadoriani si recheranno alle urne per decidere chi li governerà per il prossimo anno e mezzo, dopo che il presidente Guillermo Lasso ha sciolto l’assemblea e convocato elezioni anticipate. A contendersi il ruolo sono Luisa Gonzaléz, del partito di sinistra populista della Rivoluzione Cittadina (Rc), e il centrista Daniel Noboa, trentacinquenne figlio di una delle corporazioni più importanti di tutto il paese. Negli ultimi giorni di campagna elettorale, i due candidati hanno percorso in giubbotto antiproiettile le provincie di Quito, Guayaquil, Cuenca e Manabì, alla caccia di quei 5,1 milioni di elettori che non...