Politica

Editoria, la cancellazione dell’informazione come bene pubblico

Edittoria Una rappresaglia contro la stampa indipendente, mentre in Europa è tutelata

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 18 dicembre 2018
La volontà di Lega e Cinque Stelle di cancellare i contributi pubblici all’editoria per i media di idee, locali, delle minoranze linguistiche è un ritorno all’Ottocento. Nell’Inghilterra vittoriana il cancelliere dello scacchiere, il liberale George Lewis, vide nel libero mercato lo strumento di controllo delle opinioni non allineate a quelle del governo. Rispetto a Di Maio, Salvini, Lewis era più onesto. Il mercato non faceva gli interessi dei lettori, come invece pretendono i «populisti» che identificano il popolo con il mercato, ma le «preferenze degli inserzionisti pubblicitari». Fu questo il modo in cui quel governo usò il mercato per tutt’altra...

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