il manifesto del 05 settembre 2015
I profughi lasciano la stazione di Budapest e si mettono in marcia a piedi verso l’Austria. Rivolta nei campi di detenzione. Rottura nella Ue. A Lussemburgo vertice senza paesi dell’Est. Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia si riuniscono a Praga e dicono no alle quote
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