Edizione del 5 settembre 2015

I profughi lasciano la stazione di Budapest e si mettono in marcia a piedi verso l’Austria. Rivolta nei campi di detenzione. Rottura nella Ue. A Lussemburgo vertice senza paesi dell’Est. Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia si riuniscono a Praga e dicono no alle quote

I temi dell'edizione
Analisi generata da MeMaAnalisi generata da MeMa
L'Europa marcia
Europa

L'Europa marcia

Piero Rossini

Ungheria I profughi lasciano la stazione di Budapest e si mettono in marcia a piedi verso l’Austria. Rivolta nei campi di detenzione. Rottura nella Ue. A Lussemburgo vertice senza paesi dell’Est. Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia si riuniscono a Praga e dicono no alle quote

Editoriale

Il nuovo sentiero

Tommaso Di Francesco

Scriveranno di «lunga marcia», di «cammino della speranza» e di «fuga per la libertà», ma nessuna mitologia può descrivere quello che accade. A piedi, da soli, sulle proprie gambe s’incamminano […]

Intervista

Il capo delle antichità siriane: «Non solo Palmira ostaggio dell'Isis»

Valentina Porcheddu

Intervista Parla Maamoun Abdulkarim, direttore generale delle Antichità e dei Musei in Siria. «Essere contro il governo siriano non dovrebbe significare essere, a priori, anche contro il popolo siriano perché questa attitudine ha delle conseguenze negative sulla salvaguardia del patrimonio»

Europa

Ue: è scontro sulle quote, no all’est, ma riserve anche a ovest

Anna Maria Merlo

Crisi dei rifugiati Polonia, Ungheria, Repubblica ceca e Slovacchia rifiutano la ripartizione, ma propongono un "corridoio ferroviario" da Budapest in Germania, sempre che Berlino dia la garanzia di accettare tutti i rifugiati. A Lussemburgo, l'ovest insiste sulla solidarietà, ma persino in Francia la parola "quote" è bandita. Cameron: "accettero' migliaia di siriani" (ma non quelli che sono già in Europa). Allarme dal Pentagono: "emergenza enorme" che durerà "vent'anni" (ma gli Usa non hanno nessuna intenzione di modificare le leggi sull'immigrazione)

Il muro ungherese, viaggio  alla fine dell’Unione europea
Europa

Il muro ungherese, viaggio alla fine dell’Unione europea

Giovanni Vale *

La rotta balcanica Kübekháza, dove termina la barriera di filo spinato voluta da Orbán, è la città magiara che unisce le frontiere di Ungheria, Serbia e Romania, attraversate negli ultimi sei mesi da oltre 100 mila richiedenti asilo. Dentro e fuori Schengen, seguendo i migranti che sognano una vita migliore

La moltiplicazione delle marce
Europa

La moltiplicazione delle marce

Riccardo Chiari

A piedi scalzi A quella di Venezia, lanciata da Andea Segre e Giulio Marcon, si sono già aggiunte Milano, Cagliari, Roma, Napoli, Genova, Bologna, Firenze, Reggio Emilia, Palermo, Lecco e Fiumicino, e due analoghe manifestazioni a Parigi e a Lipsia. In marcia anche a Pozzallo, con l'Arci.

L’immagine del bambino che ribalta la xenofobia
NIENTE ASILO

L’immagine del bambino che ribalta la xenofobia

Carlo Freccero

Niente asilo A partire dal dopoguerra, l’opinione pubblica non è più condizionata dalla pagina scritta, ma piuttosto da immagini che, poste una dopo l’altra, raccontano la storia del Novecento. Pensiamo al fallimento […]

Aylan seppellito a Kobane
Internazionale

Aylan seppellito a Kobane

Giuseppe Acconcia

Rojava «Ora non ho più motivo di fuggire», con queste parole Abdullah, il padre di Aylan Kurdi, il bimbo kurdo siriano di tre anni annegato tra Bodrum e Kos nella notte […]

Il diritto allo studio è finito: escluso il 25% degli studenti
Scuola

Il diritto allo studio è finito: escluso il 25% degli studenti

Roberto Ciccarelli

Università L'allarme della Rete della conoscenza e dell'Unione degli universitari: l nuovo Isee costringe i borsisti a non presentare domanda. Per una riforma fiscale malriuscita migliaia di studenti rinunciano a un diritto minimo, ormai tagliato e al lumicino

Jobs Act, via libera ai controlli a distanza
Lavoro

Jobs Act, via libera ai controlli a distanza

Antonio Sciotto

Lavoro Varati gli ultimi quattro decreti attuativi senza correttivi: le aziende potranno «spiare» i lavoratori. Damiano (Pd): «Scelta grave» Lettere di diffida dalla Fiom: «Non applicare la norma»

L’acquacoltura che affogherà Gaza
Internazionale

L’acquacoltura che affogherà Gaza

Michele Giorgio

Territori Occupati L'allevamento dei pesci che il Cairo intende costruire lungo il confine per distruggere gli ultimi tunnel sotterranei tra il Sinai e la Striscia, impedirà il contrabbando di generi prima necessità e farmaci a basso costo e tante altre cose che hanno tenuto a galla la popolazione palestinese in questi nove anni di embargo israeliano

La matassa da districare delle pensioni
Cultura

La matassa da districare delle pensioni

Roberto Romano

Saggi Un volume di Gian Paolo Patta sul sistema pensionistico made in Italy. La trasformazione dell’Inps nel bancomat del governo è l’esito di politiche sociali che puntano a ridurre le forme di protezione del welfare state

Un Pollock schivo
Cultura

Un Pollock schivo

Fabio Francione

Mostre «Charles Pollock. Una retrospettiva», a cura di Philip Rylands al Guggenheim in Laguna. E' il terzo appuntamento di un più ampio omaggio dedicato ai due creativi fratelli, con il restauro di «Alchemy» (1947) e la ricollocazione a parte, nella casa-museo di Ca’ Venier dei Leoni, del «Murale» risalente al 1943

Una lezione di democrazia
Visioni

Una lezione di democrazia

Cristina Piccino

Fuori Concorso Migranti omofobia, sfratti, scuola pubblica fatta a pezzi. Le voci della zona più multietnica di New York raccontano i conflitti del nostro tempo. E la resistenza possibile che prende forma nelle molte battaglie quotidiane

Irlandesi con la faccia sporca
Visioni

Irlandesi con la faccia sporca

Giuliana Muscio

Fuori Concorso «Black Mass» è il tipico noir in flashback che attinge dalla tradizione del genere, passata e recente: da «Il padrino» a «The Departed», passando per la serie tv «I Sopranos»

Rubriche

Grecia oltre Atlantico

Matteo Bortolon

Nuova Finanza Pubblica Luglio 2015. Si avvicinano alcune le scadenze per il pagamento dei debiti dello Stato. Standard & Poor’s ha appena abbassato il rating del paese, ed il default è quasi certo. […]

L’horror distopico delle nostre vite
Alias

L’horror distopico delle nostre vite

Luca Celada

Schermi Dagli Usa arrivano nuove serie tv «apocalittiche», da «Leftovers» a «The Strain» di Guillermo Del Toro, fino a «Fear the Walking Dead», prequel della fortunata fiction

ll risveglio della «Casa» trent’anni anni dopo
Alias

ll risveglio della «Casa» trent’anni anni dopo

Luca Celada

Interviste Incontro con i due fratelli Raimi, Sam e Ivan, alle prese con la nuova serie «Ash vs The Evil Dead», che partirà a ottobre, seguita per la televisione della saga cinematografica ideata dai due «movie maker» statunitensi

Agnès Varda e “i tre bottoni”
Alias

Agnès Varda e “i tre bottoni”

Cristina Piccino

Mostra di Venezia 72 Diventata celebre al tempo della Nouvelle Vague, vinse il Leone d’oro con «Senza tetto né legge»: incontriamo Agnès Varda alla Mostra con il corto «Les 3 boutons» presentato per la serie Miu Miu Women’s Tales alle Giornate degli Autori

Quei pannolini digitali
Alias

Quei pannolini digitali

Maria Pia Pozzato

Rassegne L'esperta di semiotica, che sarà presente al Festival della Comunicazione di Camogli, analizza la pubblicità ai tempi della rete, quando gli spot trovano in Internet un nuovo luogo di convivenza di epoche e generi

L’utopia dell’Odin Teatret
Alias

L’utopia dell’Odin Teatret

Laura Landolfi

Scene L’11 settembre sarà presentato il film «Il paese dove gli alberi volano» di Barlette e Quadri. Il documentario racconta l’esperienza del teatro fondato da Eugenio Barba

Fuso, il festival tra gli azulejos
Alias

Fuso, il festival tra gli azulejos

Sandra Lischi

Rassegne Una kermesse internazionale di videoarte a cielo aperto segna la fine dell'estate, mentre nella cittàportoghese la festa della cultura continua fino al 20 settembre

Italia all’ultimo stadio
Alias

Italia all’ultimo stadio

Pasquale Coccia

Intervista Il libro «Goal Economy» racconta le trasformazioni del «gioco più bello del mondo», ma il nostro paese è rimasto indietro. Incontro con l’autore Marco Bellinazzo

Dodici corde per il paradiso
Alias

Dodici corde per il paradiso

Roberto Peciola

Storie/Senza questo strumento non sarebbe esistita «Stairway to Heaven» Una chitarra capace di rendere un suono rotondo, morbido, pacato. Si è imposta tra i Sessanta e i Settanta, e oggi cerca di rilanciarsi