Europa
Il muro ungherese, viaggio alla fine dell’Unione europea
La rotta balcanica Kübekháza, dove termina la barriera di filo spinato voluta da Orbán, è la città magiara che unisce le frontiere di Ungheria, Serbia e Romania, attraversate negli ultimi sei mesi da oltre 100 mila richiedenti asilo. Dentro e fuori Schengen, seguendo i migranti che sognano una vita migliore
La barriera al confine tra Serbia e Ungheria nei pressi del villaggio di Martonos – LaPresse
La rotta balcanica Kübekháza, dove termina la barriera di filo spinato voluta da Orbán, è la città magiara che unisce le frontiere di Ungheria, Serbia e Romania, attraversate negli ultimi sei mesi da oltre 100 mila richiedenti asilo. Dentro e fuori Schengen, seguendo i migranti che sognano una vita migliore
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 5 settembre 2015
Giovanni Vale *KÜBEKHÁZA
Nemmeno i militari ci credono davvero. Il capo chino, la fronte attraversata da continue righe di sudore, passeggiano controvoglia lungo la linea immaginaria sulla quale hanno ordine di issare una palizzata. Un alto macchinario bianco, cingolato, li segue tra i campi di girasole e granoturco, infilzando con regolarità il terreno e lasciandovi cadere ogni quattro metri un palo di acciaio alto altrettanti. Bisognerà poi srotolare la rete zincata, mentre il filo spinato è già stato arricciato, come fosse dello zucchero filato, in una nuvola soffice e appuntita. La si sdraia per terra, nel mezzo del nulla. Siamo a Kübekháza, il...