il manifesto del 13 settembre 2018
Il Parlamento Ue vota contro l’Ungheria di Orbán, leader delle democrazie illiberali. Via libera all’articolo 7 per le sanzioni. Ora la palla passa al Consiglio europeo e, per l’Italia, a Conte. Già previsto il no della Polonia che eviterà a Budapest di pagare il conto
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