Cultura

Elena Kostioukovitch, «Russkij Mir», nel cuore del grande complotto

Elena Kostioukovitch, «Russkij Mir», nel cuore del grande complottoManifestazione a sostegno di Putin per le strade di Belgrado foto AP/Darko Vojinovic

L'intervista Parla l’autrice di «Nella mente di Vladimir Putin», per La nave di Teseo. Il riferimento allo spirito indomabile di un grande popolo da riunire, per giustificare la guerra d’invasione. La scrittrice e traduttrice dell’opera di Umberto Eco in Russia riflette sulle radici culturali del regime. «Alla base di tutto c’è l’idea che una grande congiura sia stata ordita fin dall’antichità per sovvertire il corso degli eventi e negare al Paese e al suo popolo il loro primato». «Secondo la «Nuova cronologia» c’è un «piano» per restaurare la grandezza di Mosca che solo una sorta di «eletto» potrà realizzare attraverso nuove conquiste territoriali»

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 29 aprile 2022
«Russkij Mir», letteralmente il mondo russo, ma, allo stesso tempo, anche l’idea, l’anima, lo spirito perduto e indomabile di un grande popolo da riunire. È questo uno dei termini, e dei concetti, che tornano spesso nei discorsi pronunciati da Vladimir Putin. Dalla Conferenza di Monaco del 2007 all’annuncio dell’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio. Un tema ricorrente, che sembra unire nazionalismo, spirito imperiale, rimandi religiosi e l’idea che l’Occidente rappresenti in ogni suo aspetto una minaccia mortale per l’«anima russa», che ha attirato l’attenzione di molti analisti che ne hanno affrontato il profilo alla stregua di un’autentica ideologia. Un tassello di...

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