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Elezioni dopo le riforme? Se cambia il bicameralismo devono cambiare le camere
Senato È ripreso in commissione affari costituzionali l’iter del progetto di riforma costituzionale per la modifica del senato (e del titolo V, cui nessuno sembra prestare particolare attenzione). Si parte dalla […]
Senato È ripreso in commissione affari costituzionali l’iter del progetto di riforma costituzionale per la modifica del senato (e del titolo V, cui nessuno sembra prestare particolare attenzione). Si parte dalla […]
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 luglio 2014
È ripreso in commissione affari costituzionali l’iter del progetto di riforma costituzionale per la modifica del senato (e del titolo V, cui nessuno sembra prestare particolare attenzione). Si parte dalla proposta del governo, destinata a significativi ritocchi dagli emendamenti presentati dai relatori, alla quale si è cercato di garantire la maggioranza (anche stretta, dopo avere sacrificato moltissimo alle larghe intese) in commissione a suon di rimozioni e sostituzioni di senatori. L’idea – si sa – è di fare in fretta: dopo la commissione, l’aula, dove la nuova scadenza (dopo quella del 25 maggio e quella del 10 giugno) è fine...