Cultura

Enrico Berlinguer, la modernità della «terza via»

Enrico Berlinguer, la modernità della «terza via»Un ritratto di Enrico Berlinguer firmato da Ettore Viola, in esclusiva per il manifesto

Centenari Il 25 maggio del 1922 nasceva a Sassari una delle personalità che hanno segnato la storia della sinistra. Dopo il compromesso storico compì un’autocritica reale, lanciando l’«alternativa democratica»: la prospettiva era un vasto cambiamento intellettuale e morale, senza trascurare le radici economiche

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 maggio 2022
Si torna periodicamente a parlare di Enrico Berlinguer, soprattutto della sua onestà, della sua denuncia della corruzione e del clientelismo, insomma della «questione morale». Il richiamo a questo aspetto quasi profetico del suo pensiero (la denuncia della corruzione dei partiti italiani, che risale a una celebre intervista a Scalfari del luglio 1981), rischia però di risultare fuorviante se non si aggiunge che esso si situa all’interno di un discorso più ampio e complesso, quello del «secondo Berlinguer», successivo alla stagione della solidarietà nazionale (e del compromesso storico). DOPO LA FALLIMENTARE esperienza dei governi emergenziali guidati da Andreotti a partire dal...

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