Internazionale
Erano bambine, non combattenti
#Eran niñas Una campagna internazionale chiede giustizia per le due 11enni argentine uccise dalle forze paraguayane durante un attacco contro l’Epp e per la scomparsa della loro cugina di 14 anni. Secondo la madre di Lilian sono state «catturate vive, torturate, vestite da guerrigliere e poi assassinate»
Asuncion, 5 settembre 2020. L'arrivo della salma di una delle due undicenni uccise dall'esercito nell'obitorio della capitale paraguayana – Ap
#Eran niñas Una campagna internazionale chiede giustizia per le due 11enni argentine uccise dalle forze paraguayane durante un attacco contro l’Epp e per la scomparsa della loro cugina di 14 anni. Secondo la madre di Lilian sono state «catturate vive, torturate, vestite da guerrigliere e poi assassinate»
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 14 febbraio 2021
«Da quando non ci sei più, gli uccelli hanno smesso di cantare. Dove sei sorellina mia? Abbiamo promosso una campagna per te». Tra le voci che chiedono l’«apparizione con vita» della 14enne Carmen Elizabeth Oviedo Villalba, nota come Lichita, scomparsa dal 3 dicembre, la più accorata è quella della sua gemella Anahí, la cui lettera è stata diffusa dalla campagna #Eran niñas, Erano bambine: un’iniziativa internazionale di denuncia dell’assassinio delle undicenni argentine María Carmen e Lilian Mariana Villalba e, per l’appunto, della scomparsa forzata della loro cugina di 14 anni, figlia dei militanti dell’Esercito del popolo paraguaiano (Epp) Carmen Villalba...