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Erdogan, il Sultano atlantico e i misteri di Santa Sofia
Turchia L’Akp è sempre meno una«democrazia cristiana» musulmana: punta ormai, insieme all’estrema destra, sul bellicismo in politica estera e sull’identità islamo-turca all’interno. Una «visione» del potere passata dalla confraternita dei Naksibendi - una vera scuola socio-politica - al filo-jihadismo destabilizzante con tanto di sostegno occidentale
L'interno di Santa Sofia – LaPresse
Turchia L’Akp è sempre meno una«democrazia cristiana» musulmana: punta ormai, insieme all’estrema destra, sul bellicismo in politica estera e sull’identità islamo-turca all’interno. Una «visione» del potere passata dalla confraternita dei Naksibendi - una vera scuola socio-politica - al filo-jihadismo destabilizzante con tanto di sostegno occidentale
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 24 luglio 2020
Oggi Erdogan andrà in preghiera a Santa Sofia. Appena un anno fa, prima delle elezioni amministrative, così si era rivolto alla popolazione: «Non cedete alle provocazioni, prima di riaprire Santa Sofia riempite la moschea di Sultanahmet, che è lì di fronte». Dopo avere perso con le municipali Ankara e Istanbul, il suo partito l’Akp resta in sella grazie all’alleanza con l’estrema destra dell’Mhp, il partito dei Lupi Grigi. Formazione iper-nazionalista, e al sostegno della parte tradizionalista dell’elettorato turco. Dopo un ventennio l’opposizione è riuscita per la prima volta a raggiungere le masse e ora l’epidemia di coronavirus ha peggiorato la...