Internazionale
Estradare il dissenso: la black list della Turchia
Memorandum atlantico Nella lista dei desiderata turchi per Svezia e Finlandia ci sono curdi, turchi, scrittori, giornalisti di sinistra e islamisti. Un candidato al Nobel e anche un morto. Ma tanto c'è Di Maio che li rassicura: «Nessuna ripercussione». E Guerini distingue tra «curdi buoni» e «curdi cattivi»
La premier svedese Andersson con il presidente turco Erdogan – Ap
Memorandum atlantico Nella lista dei desiderata turchi per Svezia e Finlandia ci sono curdi, turchi, scrittori, giornalisti di sinistra e islamisti. Un candidato al Nobel e anche un morto. Ma tanto c'è Di Maio che li rassicura: «Nessuna ripercussione». E Guerini distingue tra «curdi buoni» e «curdi cattivi»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 3 luglio 2022
Sono giorni gloriosi per la stampa filo-governativa turca. C’è di che sbizzarrirsi con i 73 nomi nella lista dei desiderata di Ankara. Ma i numeri variano, pare che la Turchia abbia richiesto 33 estradizioni alla Svezia e 12 alla Finlandia. E se di numeri (e tanto meno di nomi) non c’è traccia nel memorandum siglato al summit della Nato a Madrid lo scorso martedì da Stoccolma, Helsinki e Ankara, sotto lo sguardo compiaciuto del segretario generale Stoltenberg, sui media turchi qualche nome circola. E circola anche negli ambienti della dissidenza turca all’estero. CI SONO CURDI TURCHI, turchi turchi, giornalisti, intellettuali...