Internazionale
Europa e Usa di corsa per armare le future controffensive di Kiev
Crisi ucraina Settimo pacchetto Ue da 500 milioni, 2,5 miliardi da Washington. L’Estonia manda tutti gli obici che ha. E Berlino sta per cedere. Cadono (quasi) tutti i tabù della Nato: l’Occidente dice di no solo ad aerei e missili a lunga gittata
Un soldato slovacco a bordo di un Leopard 2 tedesco in Bassa Sassonia, durante un’esercitazione congiunta tra Germania e Slovacchia – Ap/Philipp Schulze
Crisi ucraina Settimo pacchetto Ue da 500 milioni, 2,5 miliardi da Washington. L’Estonia manda tutti gli obici che ha. E Berlino sta per cedere. Cadono (quasi) tutti i tabù della Nato: l’Occidente dice di no solo ad aerei e missili a lunga gittata
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 24 gennaio 2023
Ogni fase della guerra necessita armamenti diversi. Quando bisognava contrattaccare a Kharkiv e a Kherson gli ucraini chiedevano lanciamissili; dopo l’arrivo del generale russo Surovikin e i bombardamenti sistematici alle città lontane dal fronte reclamavano l’artiglieria antiaerea; e ora che gli scontri sembrano destinati a diventare più dinamici, e l’obiettivo sarà riconquistare territorio, chiedono i carri armati Leopard di produzione tedesca. Finora la Germania si è mostrata reticente ma a breve potrebbe cedere. Certo, non si tratta dei suoi panzer ma di quelli che negli anni ha venduto a mezza Europa. DOMENICA SERA la ministra degli esteri tedesca, Annalena Baerbock,...