Europa, perché non dobbiamo dirci sconfitti
1957-2017 L’Unione europea attuale ha molto poco a che vedere con quella che (sotto un altro nome) i Trattati di Roma avevano solennemente fondato sessant’anni fa. La geografia, la storia e l’orizzonte politico sono stati sconvolti dalla fine della guerra fredda e dalla delegittimazione dell’idea socialista sotto tutte le sue forme che ne è derivata. L’obiettivo di una «unione senza sosta più stretta tra i popoli europei» ha ceduto il posto de facto a un sistema di integrazione «a varie velocità» o addirittura, in alcuni paesi messi sotto tutela, a pratiche neocoloniali
1957-2017 L’Unione europea attuale ha molto poco a che vedere con quella che (sotto un altro nome) i Trattati di Roma avevano solennemente fondato sessant’anni fa. La geografia, la storia e l’orizzonte politico sono stati sconvolti dalla fine della guerra fredda e dalla delegittimazione dell’idea socialista sotto tutte le sue forme che ne è derivata. L’obiettivo di una «unione senza sosta più stretta tra i popoli europei» ha ceduto il posto de facto a un sistema di integrazione «a varie velocità» o addirittura, in alcuni paesi messi sotto tutela, a pratiche neocoloniali