Italia
Expo 2015, assaggi, ebbrezza e decadenza tra i padiglioni
Grande Bouffe La grande celebrazione del cibo, in tutte le lingue e in tutte le salse, snobba l’antica contraddizione tra abbondanza e spreco, con occidentali sovrappeso e africani affamati. questo fantastico delirio gastronomico non si interroga sulle risorse sprecate e sullo sviluppo equo e sostenibile
Grande Bouffe La grande celebrazione del cibo, in tutte le lingue e in tutte le salse, snobba l’antica contraddizione tra abbondanza e spreco, con occidentali sovrappeso e africani affamati. questo fantastico delirio gastronomico non si interroga sulle risorse sprecate e sullo sviluppo equo e sostenibile
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 giugno 2015
Luca FazioMILANO
Abbiamo assaggiato di tutto. A un mese dall’inaugurazione dell’evento universale apparecchiato per «nutrire il pianeta», la cattiva digestione suggerisce un’idea che ha a che fare con il principio vitale del sistema capitalista: l’insoddisfazione perenne. Cos’è che non va proprio giù dopo aver trascorso una giornata nel luna park di Rho con le dita unte di finger food e un regalino da portare a casa? Mangiucchiando tra i padiglioni dell’Expo, e ruminando pensieri sulle «buone pratiche» esibite durante gli «eventi» organizzati per lenire la nostra cattiva coscienza, viene da pensare che il fenomeno della decadenza non possa non avere a che...