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Uno dei «senza titolo» dall’"Apocalisse" realizzati da Fabio Mauri negli anni ottanta ed esposti a Milano, Galleria Viasaterna
Alias Domenica
Fabio Mauri, occhi sbarrati nella luce
Mostre A Milano, Galleria Viasaterna, "Fabio Mauri. Opere dall’Apocalisse", a cura di Francesca Alfano Miglietti. Fogli segreti a proposito del testo giovanneo: senso dello spazio, spezzoni di oggetti (le trombe), echi di un dopo-Storia traguardato con lucida coscienza politica
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 13 marzo 2022Edizione 13.03.2022
Giuseppe FrangiMILANO
Fabio Mauri, “Senza titolo”, 1980 Fabio Mauri è un artista che amava sempre procedere sottotraccia. Negli anni ottanta aveva lavorato attorno a una serie di carte che ha lasciato «senza titolo» ma che palesemente rappresentano una riflessione a partire dall’Apocalisse. Sono carte a tecnica mista di straordinaria bellezza, quasi dei fogli segreti, nati da un sostrato sofisticato di pensiero. Usciti dai cassetti dello Studio Fabio Mauri, l’archivio che gestisce intelligentemente la sua eredità, hanno permesso la realizzazione di una mostra che, come spiega la curatrice Francesca Alfano Miglietti, è la sua «prima grande mostra di disegni… opere che si lasciano...