Internazionale
Fekhar muore in cella, i berberi si mobilitano
Algeria L’attivista era in sciopero della fame dal 31 marzo. Arrestato per aver denunciato la segregazione subita dalla minoranza in Algeria. Nato nella regione dello Mzab, da anni lottava per i diritti degli ibaditi, repressi da Algeri
La polizia algerina reprime una manifestazione, tra le bandiere berbera e algerina – Afp
Algeria L’attivista era in sciopero della fame dal 31 marzo. Arrestato per aver denunciato la segregazione subita dalla minoranza in Algeria. Nato nella regione dello Mzab, da anni lottava per i diritti degli ibaditi, repressi da Algeri
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 31 maggio 2019
«Pouvoir assassin!». Lo slogan divenuto la colonna sonora della «Primavera nera» del 2001 torna a risuonare minaccioso in Cabilia e nelle altre regioni berberofone dell’Algeria. I berberi sono in fermento dopo la morte di Kameleddine Fekhar, un militante dei diritti umani, incarcerato arbitrariamente e in sciopero della fame dal 31 marzo scorso. Questa morte, avvenuta martedì 28 maggio all’ospedale di Blida, dove Fekhar era stato trasferito quando le sue condizioni erano ormai molto deteriorate, lascia adito al sospetto che in realtà nulla sia stato fatto per salvare la sua vita e che la sua sorte sia stata decisa dall’alto, vuoi...