Alias Domenica
Fénéon, dinamitardo con i colori complementari
Félix Fénéon, "Al di là dell'impressionismo", Castelvecchi Critico laconico, anarchico, intrinseco a Mallarmé, fu il primo interprete della rivoluzione "scientifica" di Seurat, Signac, Cross
Paul Signac, Ritratto di Félix Fénéon – New York, Moma
Félix Fénéon, "Al di là dell'impressionismo", Castelvecchi Critico laconico, anarchico, intrinseco a Mallarmé, fu il primo interprete della rivoluzione "scientifica" di Seurat, Signac, Cross
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 21 febbraio 2016
Critico che fece della laconicità, oltre che un abito sociale, l’espressione conoscitiva più compiuta, grimaldello per entrare nel cuore di profili stilistici non ancora assodati, Félix Fénéon è stato il primo a individuare, allo stato nascente, la rottura che un gruppo di pittori, da lui definiti neoimpressionisti, consumarono a partire dalla metà degli anni ottanta dell’Ottocento: Seurat, Signac, Cross e qualche eccellente minore. Questi, sulla scienza dei colori complementari, andavano a costruire un sistema di recupero (anche monumentale) della forma e di stabilità ottica, in alternativa al naturalismo percettivo di Monet, Sisley e gli altri. Sappiamo che da tale rovesciamento,...