Fermiamo la guerra, riprendiamo per mano la pace

Israele/Palestina La distruzione di Gaza e l’accanimento contro la sua popolazione non porterà la sicurezza d’Israele. Il seme della vendetta piantato da Hamas è veleno, se raccolto il conflitto si allarga

Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 ottobre 2023

Sergio Bassoli *

Tante sono le iniziative che si stanno realizzando nelle città italiane e del mondo per dire basta a questa ennesima guerra, per evitare che al terrore seminato da Hamas, vinca la vendetta di Israele sulla popolazione civile di Gaza, dove 2,3 milioni di persone sono imprigionate senza più cibo, servizi sanitari, abitazioni, acqua, un disastro umanitario che nessuno sembra in grado di fermare. Va detto e ridetto questa è la sconfitta di tutti. Nessuno si può salvare da questa responsabilità di lasciar consumare un crimine di guerra in mondovisione, in attesa dei bollettini di guerra che aggiornano numeri di morti,...

Pubblicato circa un anno faEdizione del 22 ottobre 2023

Angelo Minelli

Fermare la guerra per salvare noi stessi!
L’andamento del conflitto in Medio Oriente sta condizionando le così dette democrazie occidentali: l’opinione pubblica si sta polarizzando e per sostenere Israele i governi occidentali si stanno spingendo verso forme di repressione sempre più consistenti nei confronti di chi manifesta a sostegno della causa palestinese.
L’idea di fondo è che sostenere il popolo palestinese con manifestazioni o aiuti umanitari equivalga a sostenere il terrorismo, mentre lo stesso ragionamento non viene applicato verso chi sostiene il governo israeliano, principale colpevole dell’attuale scenario e di aver perpetuato azioni di guerra scellerate che i posteri avranno il compito di condannare come veri e propri crimini di guerra.
Appare chiaro che si tratta di un conflitto che ha avuto e continuerà ad avere in modo sempre più marcato delle ripercussioni sull’ossatura stessa delle democrazie occidentali. Non si può massacrare un popolo sotto lo sguardo contrariato dell’opinione pubblica mondiale, senza attutare una vigorosa stretta antidemocratica che coinvolge la maggior parte dei governi filoisraeliani. E sarebbe ingenuo pensare che una volta fatta la stretta antidemocratica, compiuto il misfatto in Medio Oriente, si tornerà indietro come se nulla fosse.
È proprio vero che non si potrà mai essere veramente liberi se altri vivono in catene!

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