Internazionale
Fidan e Kalin, la politica estera in mano alle due «scatole nere» di Erdogan
Turchia I due fedelissimi del presidente, artefici ed esecutori delle sue mosse di potenza, dalla Siria alla Nato, vanno rispettivamente al ministero degli esteri e a capo dell'intelligence
Hakan Fidan, il nuovo ministro degli esteri turco
Turchia I due fedelissimi del presidente, artefici ed esecutori delle sue mosse di potenza, dalla Siria alla Nato, vanno rispettivamente al ministero degli esteri e a capo dell'intelligence
Pubblicato più di un anno faEdizione del 11 giugno 2023
Il 2 giugno in Turchia è nato il 66esimo governo. Il nuovo gabinetto presidenziale è composto da diciotto ministri, di cui un’unica donna e nessun parlamentare. Grazie al referendum costituzionale del 2017 non esiste più la figura del primo ministro e nemmeno la fiducia parlamentare: è il presidente della Repubblica che nomina i ministri del nuovo governo oltre che presiederlo. Forse il nome che ha attirato più attenzione è quello del nuovo ministro degli esteri, Hakan Fidan, che nel 2010 fu il più giovane capo dei servizi segreti della storia repubblicana. Da allora Fidan è stato testimone, ideatore ed esecutore...