Visioni
«Finalmente l’alba», uno sguardo di ragazza in cerca del mondo
Venezia 80 Con Saverio Costanzo arriva in concorso il secondo titolo italiano, una storia ispirata a Wilma Montesi
Rebecca Antonacci in una scena di «Finalmente l’alba» di Saverio Costanzo
Venezia 80 Con Saverio Costanzo arriva in concorso il secondo titolo italiano, una storia ispirata a Wilma Montesi
Pubblicato circa un anno faEdizione del 2 settembre 2023
Cristina PiccinoVENEZIA
Saverio Costanzo lo definisce «un film su chi è ancora capace di guardare il mondo con stupore»e certo la sua protagonista, la giovane Mimosa – sorprendente Rebecca Antonacci – ragazza di borgata con la passione per il cinema quegli occhi grandi, azzurri, li tiene ben diritti sulle cose senza distogliere lo sguardo mai, neppure quando incrocia quello dei suoi miti, attori e attrici leggendarie nel suo cuore. Roma, anni cinquanta. La guerra è finita da poco, i cinema sono affollati, Mimosa con la madre e la sorella ci vanno spesso. Lei si appassiona al neorealismo che invece annoia la mamma,...