Internazionale

Finto «raffreddamento», proseguono gli scambi tra Israele e i paesi arabi

L'allora presidente Usa Trump insieme al premier israeliano NetanyahuL'allora presidente Usa Trump insieme al premier israeliano Netanyahu – Ap

Accordi di Abramo Cresce il commercio di Tel Aviv: 4% in più con gli Emirati Arabi Uniti, del 965% con il Bahrein. Non c'è sospensione dei patti

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 25 settembre 2024
Quattro anni fa, nei giardini della Casa Bianca a Washington, l’allora presidente statunitense Donald Trump riuscì ad allestire una storica rappresentazione che sarebbe stata il preludio, a suo dire, di una pace lunga e duratura per tutto il Medio Oriente. Il ministro degli esteri degli Emirati arabi uniti e quello del Bahrein sorridevano festanti ai lati del premier israeliano Benyamin Netanyahu, esibendo i documenti con la decisiva firma a siglare gli Accordi di Abramo. Da Gaza intanto Hamas, ferita nell’orgoglio, lanciava senza far danni 13 razzi verso Israele. A Ramallah l’Autorità palestinese dichiarava la «morte della solidarietà araba», mentre l’Iran...

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