Italia

Editoria, come funziona il sistema in Italia e gli effetti dei tagli di Lega e M5s

Crimi e Conte agli stati generali dell'editoria - foto Ettore Ferrari/AnsaCrimi e Conte agli stati generali dell'editoria - foto Ettore Ferrari/Ansa

Per saperne di più I contributi statali all'editoria vanno su due «gambe»: spese sostenute e vendite. Il governo cala la scure e cancella tutto dal 2022

La cosiddetta «riforma Lotti» è applicata per la prima volta alla carta stampata dal 1 gennaio 2019. La legge attuale prevede un sistema di contributi pubblici diretti (agli editori) che viaggia su due «gambe». Prima «gamba»: il rimborso Per i giornali nazionali, quelli più grandi, lo stato rimborsa il 35% delle spese effettivamente sostenute, tracciabili e documentate delle spese 2018 per i costi di poche voci precise: carta, stampa, trasporti, distribuzione, personale assunto a tempo indeterminato secondo i contratti nazionali, abbonamenti alle agenzie. Due terzi di tali costi, dunque, restano a carico degli editori, che ricevono il rimborso un anno...

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