Internazionale

Foreign fighter di ritorno e crisi economica russa, il crogiolo del Kirghizistan

Foreign fighter di ritorno e crisi economica russa, il crogiolo del Kirghizistan

Il retroterra caucasico Dal collasso dell’Urss molti uzbechi, kazaki, kirghisi sono emigrati nelle metropoli russe dove svolgono le occupazioni più malpagate e faticose, reclutati anche dall’Isis

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 5 aprile 2017
Le minacce terroristiche islamiche per la Russia non provengono solo dal nord del Caucaso ma anche dai paesi dell’Asia centrale di cui sarebbe originario il giovane kirghiso individuato dalla polizia russa come presunto attentatore alla metro di San Pietroburgo. NELLE REPUBBLICHE del Centro-Asia, e in particolare in Uzbekistan, Tagikistan e Kirghizistan, si è assistito a partire dagli anni ’90 del Novecento a una ripresa della spiritualità e alla nascita di forti organizzazioni fondamentaliste islamiche. Del resto la collocazione geografica dei paesi centroasiatici, confinanti lungo migliaia di chilometri con la Cina, la Russia, l’Iran e l’Afghanistan ne hanno fatto il magnete...

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