Visioni
Forlì Open Music, le sonorità «free» della rivolta dal rumore alla melodia
Note sparse Il festival di Area Sismica, dall'avvincente A Trio al trionfo finale del radicale quartetto Kaze
Satoko Fujii
Note sparse Il festival di Area Sismica, dall'avvincente A Trio al trionfo finale del radicale quartetto Kaze
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 novembre 2022
Mario GambaFORLÌ
Il festival Forlì Open Music rientra nella cave di Area Sismica. Nella prima delle due giornate avvince A Trio, formato dai libanesi Mazen Kerbaj alla tromba, Sharif Sehnaoui alla chitarra acustica, Raed Yassin al contrabbasso. Su un fondale arcano in ostinato articolato di contrabbasso e chitarra, entrambi percossi con archetto e bacchette, il trombettista Kerbaj introduce una sonda nello strumento oppure aggiunge inusitate abnormi sordine e ottiene ogni sorta di diavoleria sonora. In realtà, grande musica. Informale, rumoristica, melodizzante, come di mondi lontani e sconosciuti. Con la tromba «vera» emette tutto meno che suoni di tromba: respiri, soffi d’allarme, sottili...